Oratorio di Santa Maria Assunta

Oratorio di Santa Maria Assunta

Località Peralza
20013 Magenta (MI)

Questo Oratorio, tuttora esistente, e ubicato nella località Peralza di Magenta, viene citato per la prima volta in una Visita Vicariale del 1703 compiuta dal Sacerdote Rusca, Prevosto di Corbetta. Tre anni più tardi, durante la successiva Visita del Vicario Foraneo, viene descritto in maniera minuziosa: l’Oratorio risulta di forma ottagonale con un cornicione di opere scultoree lungo tutto il perimetro interno; è decorato con sei cornici lavorate, quattro delle quali rappresentano le effigi di alcuni Santi, mentre la altre due rimanenti i Misteri dell’ Assunzione della Madonna e della Natività di Cristo. Il pavimento è di cemento ed il soffitto è decorato e dipinto. L’altare Maggiore è un’opera scultorea, eseguita dal medesimo architetto che si è occupato dell’altare della Madonna nella Chiesa di S. Celso in Milano, e si accede ad esso attraverso dei cancelli di legno; sopra l’altare vi è un’immagine della Madonna con in braccio Gesù Bambino, la quale viene sostituita nel 1760, dopo la visita del Cardinale Pozzobonelli, con una tela raffigurante Maria portata in cielo dagli Angeli. Oltre all’altare ed alla pregiata pala posta sopra di esso, sono presenti molte altre opere pittoriche e marmoree, così che l’interno dell’Oratorio ne risulta notevolmente arricchito e impreziosito. Per tutto il XVIII secolo la Chiesa viene solo menzionata dai Visitatori ufficiali, che non ne forniscono alcuna descrizione. Nel 1896 l’edificio viene trovato ben tenuto e dotato delle suppellettili necessarie per celebrare. Il buon stato di conservazione dell’Oratorio è dovuto alla famiglia Maino, che ne ha la proprietà e si interessa vivamente al suo mantenimento. L’ultima Visita che fornisce significative indicazioni è quella del 1911, durante la quale il Cardinal Ferrari constata le “discrete” condizioni in cui versa l’edificio, “discrete” condizioni che sono già sintomo dell’incipiente decadenza, che sempre più progredirà negli anni a venire. L’Oratorio, limitato nelle sue dimensioni, presenta una facciata ripartita da quattro lesene, che sorreggono un timpano, al di sotto del quale si trova un portichetto d’ingresso, aggiunto in epoca successiva a quella della erezione dell’intero edificio; lateralmente vi è un minuscolo campanile. L’impianto pianimetrico è di tipo centrale, suddiviso in due spazi principali da una balaustra marmorea: il presbiterio, ricoperto da una volta a botte è dotato di un altare, di una piccola sagrestia e dello spazio riservato ai fedeli. La pavimentazione è in cotto e l’illuminazione è assicurata da tre finestrelle, aperte ognuna su una parete dell’edificio, ad eccezione di quella alle spalle dell’altare.