Oratorio dell’Immacolata

Oratorio dell’Immacolata

Ponte Vecchio
20013 Magenta (MI)

L’Oratorio dell’Immacolata, non indicato nelle mappe catastali del 1723, venne probabilmente edificato verso la metà del XVIII secolo, in quanto se ne rileva la presenza per la prima volta nella Visita Pastorale del Cardinale Giuseppe Pozzobonelli del 1760. In questa occasione si ricorda la recentissima costruzione dell’edificio, di giuspatronato della famiglia Merli e già provvisto di sagrestia e di campane; le due campane, il cui concerto è mosso da funi che scendono all’interno della Chiesa, sono poste sul fronte dell’edificio stesso ed il basamento che le sostiene si eleva sopra il cornicione di gronda. Lacunose sono le fonti e frammentarie le notizie del periodo che intercorre tra il 1760 ed il 1896, data in cui il Cardinale Ferrari visita la Pieve e constata che questa Chiesa, di proprietà della famiglia Albasini, ha un solo altare, nel quale si conserva il SS. Sacramento, non è munita di organo né di ornamenti preziosi ed è affidata alla cura della Fabbriceria locale. L’Oratorio, pur essendo privato, viene utilizzato come Chiesa della località al Ponte a causa dell’inagibilità della Chiesa di S. Maria Nascente, irrimediabilmente deteriorata dalla Battaglia del 1859. E’ sempre in occasione di questa Visita Pastorale che il Canonico don Celestino richiede ed ottiene per l’Oratorio dell’Im-macolata il beneficio della Indulgenza Plenaria, con un atto datato 7 settembre 1897. Nella successiva Visita del 1903, in seguito al continuo aumento della popolazione, l’Oratorio è ritenuto inadeguato e poco capiente e si avverte la necessità di procedere alla costruzione di un luogo di culto più adatto. Attualmente l’Oratorio viene utilizzato in modo saltuario come luogo di culto secondario, soprattutto durante il mese mariano. L’edificio si presenta a pianta centrale di forma circolare; un arco a tutto sesto, di forma irregolare, immette sulla tribuna, mentre il diaframma di raccordo immette, a sua volta, nel presbiterio. L’abside, anch’essa di forma circolare, racchiude il deambulatorio, delimitato all’interno da quattro colonne in cotto, stuccate in modo da riprodurre il marmo rosso di Verona. Ai lati del diaframma di raccordo sono poste due absidiole a forma poligonale, coperte da volte e sovrastate da un ma-troneo. La copertura interna dell’Oratorio è a cupola e poggia su un tamburo, interrotto da un cornicione che richiama il cornicione esterno di gronda. Otto lesene con capitello modellato a fogliame, di ordine architettonico indefinibile, segnano le pareti laterali dell’Oratorio, proseguendo sul tamburo e terminando nell’intradosso della cupola, che è predisposta per l’eventuale lanterna. Il presbiterio, che presenta una copertura a volta, è delimitato dal colonnato del deambulatorio, il quale a sua volta ha una copertura piana. Esternamente la cupola è mascherata dal volume cilindrico della costruzione, che continua sopra il tamburo fino all’imposta della copertura di forma conica, realizzata con orditura in legno coperta di coppi; la copertura dell’abside, invece, è semiconica. La proiezione esterna delle due absidiole laterali ha forma rettangolare. La facciata, che ha sicuramente subito delle trasformazioni, presenta un ingresso in stile Neoclassico, con colonne in vivo che sorreggono il portale, dove è posta una lunetta semisferica priva di decori; questo corpo sporgente termina con un frontone a timpano che racchiude un falso rosone. Sulle pareti del tamburo sono aperte quattro finestre, contornate da cornici realizzate in pietra molerà gialla, che illuminano l’intero edificio. Il progetto del campanile è datato 31 dicembre 1893 ed è opera dell’ingegner Giuseppe Castiglioni; il campanile è stato realizzato conformemente al disegno, nel quale risultano anche due corpi laterali all’ingresso, che però non sono mai stati compiuti. Esso ha due campane, datate 1894, e la sua copertura, primitivamente eseguita con orditura in legno e coppi, è stata di recente modificata e sostituita con calcestruzzo armato rivestito in rame. Le facciate esterne sono lineari, intonacate al rustico, povere di decorazioni: il campanile, mai intonacato, è in mattoni a vista.

Tratto da L’Arte del Sacro