
L’esposizione di Casa Giacobbe è realizzata con il concorso di risorse dell’Unione Europea, dello Stato Italiano e della Regione Lombardia che ha ammesso e finanziato l’opera attraverso un bando per la ‘tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale’.
Dopo tanti anni e sempre nella sua sede naturale: Casa Giacobbe. L’allestimento fatto nel ’59 in occasione del centenario qualche magentino se lo ricorda ancora (ma dev’essere necessariamente un concittadino anziano: bisogna avere almeno sessant’anni). Qualcuno -ancor meno, immagino- avranno davanti agli occhi un paio di vecchie foto della raccolta che riempiva Casa Giacobbe ancor prima che divenisse proprietà comunale. Riempiva è il termine giusto perché in ogni angolo vi si vedevano cimeli, bandiere, divise, e soprattutto armi. Che ora non ci sono più. Quello inaugurato sabato 21 è tutt’altra cosa. Meno oggetti, quanto basta a rafforzare la suggestione e la forza evocativa del luogo, per affascinare lo spettatore con l’emozione di vivere quei momenti. Meno oggetti ma sapientissimamente presentati. Per questo allestimento s’è fatto largo uso di video, anche interattivi, che guidano lo spettatore alla conoscenza degli eventi storici, dei personaggi, dei popoli -o meglio degli eserciti- che qui si incontrarono. In questo aiutati anche dai filmati e dalle tante riproduzioni delle innumerevoli fotografie delle varie rievocazioni storiche (oramai una ventina tutte assai riuscite; memorabile quella del centocinquantesimo) a ragione delle quali Magenta è diventata -tra quelle in costumi ed armi d’epoca risorgimentale- uno degli appuntamenti più importanti, forse a scala europea. Dunque non poteva mancare un luogo che palesasse e desse continuità –tra una rievocazione e l’altra- a questa caratterizzazione della città. Magenta, città della musica e della battaglia. Così –saggiamente- nel nuovo museo c’è spazio anche per questa sottolineatura. Il visitatore che lo frequenterà avrà modo di conoscere (attraverso un video che illustra la città nella sua interezza) anche questi aspetti e, nella sala multimediale -se lo vorrà- potrà visionare il video dei grandi concerti celebrativi (la IX° di Beethoven nel 2009, il Requiem di Verdi per i 150 anni dell’unità d’Italia) che testimoniano l’eccellenza della vita culturale cittadina. Il nuovo Museo è così un’altra perla della scintillante collana che rende attraente la nostra città. Perla che, insieme alle altre, rende ogni magentino orgoglioso di essere membro di questa collettività ed entusiasma la Pro Loco spronandola a raddoppiare l’impegno perché Magenta diventi, oltre che attraente, anche attrattiva. Occorrerà ora pubblicizzare (soprattutto con le scuole del territorio, certo cominciando con quelle magentino) quest’altra opportunità per una sosta in città. Magenta partecipa da molti anni alla Bit (salone internazionale del turismo) presentando le opportunità per un turismo cosiddetto ‘di prossimità’. C’è il Parco del Ticino, i Navigli ed una campagna ancora bellissima e godibilissima, ci sono appuntamenti culturali (i concerti-aperitivo ed i pomeriggi in musica del Lirico, ad esempio), c’è il richiamo di una qualificatissima offerta commerciale a cui ora si aggiunge anche questa nuova possibile meta. Arrivando a Magenta, magari in treno, ad ‘un tir di schioppo’ (modo di dire che qui calza bene) ci sono i luoghi evocativi della battaglia -Ossario e Casa Giacobbe- dove, ora, si può trascorrere un’oretta affascinati dalle proposte del nuovo Museo. C’è il Lirico, c’è il ‘centro’ per lo shopping o per una semplice una passeggiata. Volendo, ora, è possibile anche prendere a prestito una bicicletta (vedi all’interno “centro in bici”), scorrazzare a piacimento e poi riconsegnarla -a fine giornata- riprendendo il treno per tornare a casa. Tutto questo ci piace in sé. Innanzitutto perché è indice di buona qualità della vita, ma anche perché è un modo saggio di mettere a reddito questo nostro ricco patrimonio affinchè produca benessere, anche economico e con esso -in un ciclo virtuoso- ulteriore incremento della qualità dell’esistenza.
Il Museo potrà essere visitato gratuitamente nei seguenti giorni ed orari:
Sabato, dalle 14.30 alle 19.00 in collaborazione con alcune associazioni cittadine.
E´ inoltre possibile prenotare visite in altri orari, previo appuntamento telefonico (Comune di Magenta Ufficio Cultura, Promozione del Territorio, Teatro, Biblioteca, tel. 02.973205 248; cultura@comunedimagenta.it ).