Da Magenta a Porta Pia, dal Ticino, a passo di carica
verso l’Unità d’Italia 1859 – 1861 – 2011
Nel corso della II Guerra d’indipendenza l’attraversamento del Ticino, confine fra il LombardoVeneto e il Regno di Sardegna, il superamento del Naviglio Grande e la successiva presa di Magenta furono di importanza strategica per la liberazione di Milano e della Lombardia. La sanguinosa battaglia del 4 giugno 1859, il cui esito era rimasto incerto per tutta la giornata, si risolse, verso sera, con il vittorioso intervento del gen. Mae Mahon. La Legione Straniera fu la prima ad entrare nel borgo seguita dagli Zuavi e, nelle fasi di copertura, dai Bersaglieri. Alla sera, ‘Imperatore Napoleone III, telegrafò a Parigi la notizia della vittoria di Magenta. Milano, in festa, accolse l’8 giugno Napoleone III e Vittorio Emanuele II che sfilarono sotto l’Arco del Sempione, preceduti dal Maresciallo di Francia e Duca di Magenta, Mac Mahon alla testa dei reparti vittoriosi. Da Magenta ebbe così inizio il cammino verso l’Unità d’Italia. Le stampe storiche, sotto riportate, sintetizzano questo percorso. Dalla Battaglia del 4 giugno all’Armistizio di Villafranca, concluso da Napoleone III e Francesco Giuseppe l’11 luglio 1859, che pose le premesse per la fine della Seconda Guerra d’indipendenza e la successiva Pace di Zurigo del 10 novembre dello stesso anno. Dalla Spedizione dei Mille di Garibaldi, che prese l’avvio nella notte tra il 5 ed il 6 maggio 1860 dagli scogli di Quarto, vicino a Genova, alla Breccia di Porta Pia attraverso la quale i Bersaglieri al comando del gen. Cadorna entrarono in Roma. In questa ricorrenza Magenta ribadisce il suo ruolo nella storia di Città dell’Unità d’Italia.